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martedì 28 aprile 2009

ALLESTIMENTO DI UN 4X4 PER RAID AFRICANI

Ringrazio l’amico Alessandro che mi ha dato la possibilità di pubblicare sul mio blog questo completo ed approfondito articolo già apparso sul suo sito www.pangeacrossing.com



Defender Pangea Crossing
testi e foto di Alessandro Centofanti




Allestire un fuoristrada o semplicemente personalizzarlo per assecondare le proprie necessità, può essere, per chi è un appassionato di fuoristrada e di viaggi, una cosa molto divertente e creativa.
Però la fantasia, l’entusiasmo e la razionalità a volte non sono sufficienti a farci trovare le soluzioni migliori quando ci si mette in testa di modificare o inventare, soprattutto se si parla di un allestimento particolare.
Indubbiamente ispirarsi ai risultati di qualcuno che ci è già passato prima di noi può tornare utile, ma poi le esperienze fatte sul “campo” aiutano sicuramente ad ottimizzare il risultato finale.

Sul mercato dell’after market si trova ormai di tutto e di più, ma costruirsi o farsi costruire dei pezzi su misura, magari progettandoli per le proprie esigenze specifiche, soprattutto quando questi alla fine si rivelano azzeccati,utili e funzionali, dà veramente tanta soddisfazione, e non ultimo anche al portafoglio.

A mio avviso un fuoristrada come il Land Rover Defender, proprio per come è concepito, forse è uno degli ultimi mezzi rimasti in commercio a costi ancora accessibili, che si presta più facilmente di altri ad essere "interpretato" per le più disparate esigenze.
Il modello che ho allestito e che continuo a cercare di perfezionare è un Defender 90, con motore 300Tdi ed è del 1996.
Quando l’ho acquistato la Land Rover produceva solo questo modello che è uscito di produzione, per l’Europa, nel 1998, ma continua ancora oggi ad essere prodotto per altri mercati. Il suo propulsore completamente meccanico, a detta di molti, è considerato un vero “mulo” e resta un’ottima soluzione per viaggiare in posti come l’Africa, dove i moderni e potenti motori pieni di elettronica possono avere sicuramente più problemi di assistenza in caso di guasti:
Anche se la potenza sviluppata non è certo paragonabile a quella degli ultimi propulsori che si trovano oggi sul mercato, con un po' di accortezza ed un po’ di “manico” si può andare veramente dappertutto, d'altro canto le vecchie e gloriose Land Rover degli anni sessanta avevano potenze intorno ai 60 CV e non si sono certo fermate davanti a nulla anzi…..

Ho cominciato ad interessarmi al fuoristrada ed a possederne sempre uno (il primo fu una Land Rover ’88 del 1962) fin dagli inizi degli anni '70, per colpa di un certo Nino Cirani, il cui libro (Il Raid Automobilistico) mi capitò per sbaglio tra le mani; da allora ho posseduto ed attrezzato diversi mezzi di diverse marche ma dopo tanti anni sono tornato al primo amore: una Land Rover.
Tutte le esperienze fatte appunto sugli altri fuoristrada, comprese quelle su mezzi da gara, mi sono tornate molto utili quando ho deciso di allestire questo Defender per i lunghi viaggi.


Quando finalmente ho capito come sarebbe stata la disposizione interna della macchina, dei 6/7 posti che ha in origine questa vettura, ne sono rimasti utilizzabili purtroppo soltanto due, ma su un Defender 90 preparato per questo tipo di utilizzo, difficilmente ci si riesce ad organizzare bene per andarci in più di due.

Mi sarebbe piaciuto riuscire a far stare tutto all’interno della macchina, ma trattandosi appunto di un 90 (Short Wheel Base) lo spazio a disposizione era quello che era, per cui ho dovuto pensare a sfruttare al massimo tutti gli spazi disponibili sia interni che esterni. Era quindi indispensabile pensare come prima cosa ad una solida bagagliera.


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BAGAGLIERA
In commercio ormai esistono bagagliere veramente di ottima qualità, ma i prezzi a volte sono proibitivi, allora un po’ per non dilapidare capitali e per averene una che fosse esattamente come mi serviva, ne ho progettata una.
L’ho fatta realizzare in ferro per facilità costruttiva e per contenerne i costi, poi una struttura in ferro si ripara facilmente ovunque, è stata zincata a caldo per proteggerla dalla ruggine, e sta lì ormai da più di 10 anni.
Questa appoggia sulle grondaie laterali per mezzo di 6 piedini più 2 piccoli sulla posteriore, hanno tutti una base d’appoggio molto larga in modo da distribuire il peso del carico sulla maggior superficie possibile della grondaia.



Ho preferito farla completamente piatta, cioè senza sponde, per due semplici ragioni:
-la prima, perché qualsiasi cosa ci si debba trasportare, questa va sempre e comunque assicurata o imbullonata.
-la seconda, perché per poter caricare e scaricare oggetti stando a terra, le sponde sarebbero state solamente d'intralcio, vista la già elevata altezza del veicolo.

Per il piano di calpestio ho scelto di usare una rete metallica elettrosaldata (tipo quelle delle recinzioni) con quadrati da 3,5 mm di lato.



Con questa soluzione qualsiasi cosa si debba trasportare, o se si decidesse, ad esempio, di voler cambiare la disposizione dei bagagli sul tetto, si riesce facilmente a trovare sempre il punto di fissaggio ottimale.





Qui di seguito il disegno con le misure della bagagliera e della scaletta per il montante posteriore sinistro



DISPOSIZIONE DEL CARICO SULLA BAGAGLIERA
Il bagaglio sul tetto è stato ottimizzato per ridurre al minimo il peso in alto, cosa da non sottovalutare mai.
Nei viaggi Africani di cose da portarsi dietro, nonostante ci sia sempre la buona volontà di ridurne al minimo la quantità, purtroppo ce ne sono sempre tante, troppe, per cui è opportuno posizionarle con molta accuratezza, onde poter mantenere il baricentro della vettura il più basso possibile!
Questo è un aspetto molto importante, da non sottovalutare !!!

Attualmente sulla bagagliera trovano posto:
-Una tenda da tetto per 2 persone, sistemata sulla parte anteriore, che ne occupa i 2/3,
-Due casse in alluminio stagne.




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TENDA
Ho scelto, dopo accurate riflessioni, la tenda Oasis della francese Trekking per i seguenti motivi:
-Essendo formata da una struttura in tubolare d'alluminio, è veramente molto leggera, infatti il suo peso in ordine d'uso (compreso cioè, 2 materassini autogonfiabili, sacchi a pelo e cuscini), non supera i 20 kg, contro i 50/60kg delle altre.
-In caso di vento molto forte, può essere tirata giù dal tetto ed usata a terra, riparandosi magari dietro la vettura tessa grazie ai piedini di cui è dotata (peculiarità solo di questa tenda), mentre con le altre si rischia di non poterle usare per non danneggiarle.
-Nel caso di escursioni giornaliere, sapendo di ritornare sempre allo stesso campo, la si può smontare dal tetto e lasciarla al campo, muovendosi così con meno roba sulla testa.
-Costa la metà di qualsiasi altra tenda da tetto.

Alla tenda si può accedere sia salendo dal cofano, per mezzo di una scaletta d'alluminio, che dal posteriore della bagagliera. In questo modo i due occupanti hanno ognuno un proprio ingresso autonomo.
-Una cassa in legno per le bombole del gas.
-Due sedie pieghevoli.
-Due tavolini.







Nella parte della bagagliera che rimane libera ho messo due casse stagne d'alluminio (circa 4 kg l'una) ex militari, dove vengono stivate tutte le cose ingombranti ma leggere oltre al fornello da campeggio a due fuochi ed un contenitore ventilato per 2 bombole di gas da 3 KG, è ventilato per evitare ristagni di gas in caso di perdite accidentali.


In più, avendo la tenda dei piedini che la tengono rialzata di una quindicina di centimetri dal suolo, nello spazio che si viene a creare tra tenda e piano della bagagliera, ho sistemato due poltroncine per il relax in alluminio, un tavolinetto in plastica che serve come supporto per il fornello ed un tavolo in alluminio per 6 persone oltre a la scaletta per l’accesso dal cofano.



Di spazio a disposizione ce ne sarebbe ancora parecchio, ma, per non sovraccaricare il tetto, è meglio che resti vuoto.

Il peso totale sul tetto (bagagliera a parte) alla fine non supera mediamente i 40/50 kg.


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LUCI SUPPLEMENTARI
Per migliorare l’illuminazione non proprio brillante del Defender, anteriormente nella parte inferiore della bagagliera, ho sistemato 6 fari supplementari, in questa posizione sono riparati da qualsiasi impatto con rami o arbusti e si sporcano sicuramente meno che sul paraurti.



Sul retro, sempre in posizione elevata, ho sistemato due ripetitori delle luci dei freni ed un faro da lavoro per la retromarcia




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SCALETTE
Sui lati della bagagliera hanno trovato posto, sempre a portata di mano, 2 scalette d'alluminio "Portanti" del peso di circa 4 kg ciascuna, ottime sia su terreni duri che sulla sabbia ed utilissime in caso di passaggi dove si necessita di un ponteggio.



Inoltre possono essere usate come vere e proprie scale per arrivare ai ”piani alti”.




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ASSETTO
Le sospensioni sono state rinforzate e sostituite con molle after market più lunghe e più robuste; al ponte anteriore sono state montate delle HD con un rialzo di + 5cm che normalmente vengono montate al posteriore



mentre al retrotreno sono state montate delle molle da 300lb sempre + 5cm, con una seconda molla coassiale ed interna alla principale, questo accorgimento consente di avere un sostegno più progressivo e mantiene livellata la vettura quando è molto carica.



Inoltre sono state montati 2 anelli in gomma per ogni molla sia alla base che sulla testa per attutirne gli eventuali rumori, cosa che ha comportato anche un ulteriore innalzamento della vettura di altri 2/3 cm.





Tutte le piastrine che tengono ferme la base delle molle sono state sostituite con altre più robuste e fatte su misura.

L’innalzamento della vettura ha reso necessario l’utilizzo di puntoni posteriorin piegati per poter far lavorare in modo corretto le boccole, sono stati montati dei puntoni dell Equipe 4x4.



Gli attacchi superiori degli ammortizzatori posteriori sono stati ribassati per aumentare un po’ l'escursione del ponte





Gli ammortizzatori sono dei Koni modello Heavy Track Raid (particolarmente indicati per l’Africa) molto robusti ed efficaci, questo ammortizzatore ha 5 posizioni, quelli anteriori sono tarati a metà mentre i posteriori sono un po’ più rigidi per ridurre il rollio del retrotreno quando la macchina è molto carica.

Tutte le boccole dei bracci/puntoni di accoppiamento sono state sostituite con nuove boccole in poliuretano.




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TRASMISSIONE
Per poter montare con la dovuta serenità pneumatici di dimensioni maggiori, in modo da aumentare quanto più possibile l’impronta sul suolo ed di conseguenza il galleggiamento su superfici molli (sabbia), la trasmissione è stata completamente rivista.

Sono stati adottati differenziali bloccabili pneumaticamente al 100% della ARB





I pulsanti per attivarli sono stati montati sulla plancia a portata di mano.



Questa scelta è stata determinata per due ragioni:
-La prima perché questo tipo di differenziale è a 4 satelliti quindi molto più robusto del normali che ne hanno solo 2.
-La seconda perché con il blocco manuale, finché questi non è utilizzato, il differenziale è completamente libero (esattamente come uno normale). L’adozione di autobloccanti (che lavorano indipendentemente dalla nostra volontà) potrebbe causare, in particolari condizioni ad esempio su asfalto bagnato, un indesiderato bloccaggio con conseguenze imprevedibili ed incontrollabili, effetto che si evidenzia molto di più su un mezzo a passo corto come il Defender 90, Resto dell’idea che in condizioni di utilizzo normali la trasmissione è meglio che resti quanto più “naturale” possibile, poi in caso di estrema necessità il blocco totale sarà sicuramente più efficace di un autobloccante che, per le ragioni di sicurezza sopra indicate, non credo possa avere una percentuale di bloccaggio superiore al 60/80% al posteriore e al 30/40% all’anteriore. Comunque questo è il mio modo di vedere la cosa è resta in ogni caso una mia personalissima opinione.

Oltre ai differenziali sono state sostituite le coppie coniche con altre più robuste e con rapporto più ridotto (4,1:1)



Questo ha permesso di riportare il rapporto di trasmissione alle ruote dentro il livello originale della casa costruttrice.
Inoltre per rendere omogenea tutta la nuova catena cinematica, sono stati sostituiti tutti i semiassi, le flange ed i giunti omocinetici, con prodotti Ashcroft.




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PARAURTI
Il paraurti anteriore è stato sostituito con un tubolare da 5cm e spostato 10cm più in alto per aumentare il già ottimo angolo d'entrata, ed è solidale ad esso un para colpi a protezione del radiatore.
N.B. La scelta di un tubolare di soli 5cm e non di diametro maggior, è dovuta alla considerazione che, si il paraurti serve a parare gli urti, ma in caso di un impatto forte l'energia scaturita da questi deve essere assorbita dal paraurti, se si adottasse un tubolare più grande e quindi più robusto, l'energia di cui sopra rischierebbe di essere trasferita ai punti di attacco del telaio scaricandosi tutta li e sarebbe un vero guaio.
Raddrizzare o sostituire un tubo da 5 è molto semplice, ovunque voi siate, riparare un telaio deformato molto meno.



Nello spazio tra paraurti e carrozzeria ho sistemato 2 picchetti lunghi circa 1m, utili in caso di recupero del mezzo in zone senza alcun punto utile d'ancoraggio.






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PROTEZIONI
La tiranteria dello sterzo è protetta da una piastra paracolpi in duralluminio, come pure tutti e due i differenziali, mentre la crociera del differenziale posteriore è riparata da un pinion-guard di Rover world.




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PNEUMATICI
Come pneumatico sono montate delle 255-85 R16 Mud della BF-Goodrich, la misura è stata scelta per le ragioni di cui sopra, infatti questa dimensione da sgonfia aumenta considerevolmente l’impronta al suolo, permettendo così un maggior galleggiamento su superfici molle (sabbia).
La scelta del modello Mud, sembrerebbe inappropriata pensando alla sola sabbia, ma dalla nostra esperienza si è evinto che in un viaggio di media lunghezza, di km su sabbia alla fine se ne fanno sempre relativamente pochi rapportati al chilometraggio totale, il rimanete è composto principalmente da sterrati più o meno duri, asfalto rotto ed asfalto, Per cui il modello Mud, che da sgonfio ha anche spigoli più arrotondati rispetto ad una All-Terrain, è attualmente il migior compromesso secondo noi.
Inoltre la robustissima struttura permette di avere sicuramente meno problemi di forature su terreni sassosi (a volte molto taglienti) e sulla sabbia si è rivelato sorprendentemente molto efficace.


RUOTE di SCORTA
La ruota di scorta è stata montata su un cancello portaruota per evitare il dissesto del portellone posteriore.
Nello spazio che resta inutilizzato tra ruota cancello sono stati fissati il piccone e la pala (senza manici)



all’interno del cerchio è sempre pronto all’uso il cuneo ferma ruota



Sul cofano viene sistemato, solo durante i viaggi, un secondo copertone di scorta il cui peso mediamente si aggira intorno ai 15 kg essendo sprovvisto di cerchio, per cui non è stato necessario rinforzare il cofano, al suo interno si possono sistemare comodamente varie strops per il traino e/o per il recupero del mezzo, un tappo in legno poi chiude il tutto.
La scelta di portarsi solo un copertone come II ruota è motivata dal fatto che con questo tipo di pneumatico le forature sono relativamente rare se si adotta una guida attenta e si rispettano le giuste misure di gonfiaggio, poi se si possiede un Kit di riparazione per Tubelss, si possono riparare le forature senza neanche smontare la ruota, basta
individuare e rimuovere la causa della foratura ed avere un buon compressore a bordo.
Intorno alla ruota ho rivettato dei pezzi sagomati di alluminio mandorlato per rendere calpestabile il cofano ed i parafanghi.






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BINDA e suoi accessori.
Sul montante esterno posteriore destro è stata fissata una binda della Hi-Lift.



Con un sistema di sgancio/aggancio rapidissimo





Per aumentare la superficie d'appoggio, in caso di utilizzo su terreni molli, ho saldato due pezzi di tondino su una piastra d'acciaio che vanno ad incastrarsi perfettamente sia nei fori della base della binda che in quelli del fusto dove scorre il meccanismo stesso, in modo da avere sempre tutto a portata di mano.





La binda deve essere provvista dell'adattatore per essere utilizzata negli appositi fori del telaio del Defender, accessorio obbligatorio se non sono presenti sul veicolo, come in questo caso, le barre sotto porta con attacco per la binda.

Lift-Mate:
sempre della Hi-Lift, questo accessorio consente un rapido innalzamento del veicolo, in pratica permette di poter agganciare la binda direttamente ai fori di qualsiasi cerchione in modo da tirare su il mezzo direttamente dalla ruota senza che questa debba stendere tutta la sospensione prima di staccarsi dal suolo, come accadrebbe se si utilizzasse un punto sul telaio. Molto utile nel caso in cui si debbano mettere delle piastre sotto la ruota.



Per i lavori in cui dovesse tornare utile l'utilizzo di una morsa da banco, questa può trovare una buona sistemazione sul predellino posteriore al quale viene saldamente bloccata tramite una cinghia con crick.




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SNORKEL
Per far respirare meglio il motore e ridurre l'intasamento del filtro dell'aria è stato montato uno snorkel con un pre-filtro a ciclone.



Tutti gli sfiati dei differenziali sono stati rialzati fino alla metà tubo dello snorkel, per ottimizzare la capacità di guado





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INTERNO


IMPIANTO ELETTRICO SUPPLEMENTARE
Tutti gli interruttori supplementari (dei Carling Contura II) sono stati sistemati sulla parte frontale del Cubby-box,






Il Cubby box è incernierato nella parte frontale e può essere ribaltato in avanti per permette un facile e comodo accesso a tutte le componenti dell’impianto elettrico aggiuntivo che si trovano appunto sotto di lui.



Nel vano batteria, sotto il sedile di guida, è stata montata una seconda batteria, per tutte le utenze elettriche che vengono usate nei campi (luci, frigo, doccia, ecc), le due batterie sono entrambe provviste del proprio stacca batteria, in questo modo la batteria principale può rimanere staccata durante i campi e mantenere la carica necessaria per poter riavviare il motore la mattina dopo, inoltre in casi di avviamenti con temperature molto fredde due batterie possono tornare sicuramente utili.
Le chiavi degli stacca batteria sono protette da un lamierino che impedisce che possano ricevere accidentalmente dei colpi, visto che si trovano proprio sotto il sedile di guida



Nel vano posteriore sopra il portellone, è stata montata una potente luce al neon brandeggiabile e provvista di base magnetica da usare anche all’esterno durante i campi



Una lampada simile, sempre brandeggiabile e con base magnetica, è stata posizionata nella zona di guida.

Tutte le utenze a 220volt, vengono alimentate da un inverter da 400W completo di ventola per il raffreddamento, posizionato dietro il sedile di guida.



Le utenze a 12v sono alimentate direttamente dal circuito della macchina con varie prese da accendino posizionate in punti strategici
6 sul cruscotto
2 accanto al portellone posteriore



Un piccolo frigorifero a 12 volt con sistema a piastre di Peltier, è stato sistemato dietro il sedile di guida.
Il sistema Peltier non è proprio come un frigorifero classico a compressore ma sfrutta un sistema di piastre che smaltiscono il calore interno e può arrivare a fare circa (in teoria) 20/25° in meno della temperatura esterna, per cui bere dell’acqua a 10° invece cha 30 è di per se sufficiente, visto tra l’altro il costo irrisorio di questo accessorio, circa 80/100 euro a seconda delle dimensioni. Inoltre invertendo la fase può diventare anche un ottimo scalda vivande.



All'interno del portellone sempre pronti all’uso ho sistemato i manici della pala e del piccone, un machete, un attrezzo multi funzione con piccola pala, ascia e sega a legno e due sgabellini.
Sulla parte bassa dell'interno del portellone ho fissato delle comode tasche porta tutto.



Tra i sedili e la paratia che separa la parte anteriore dal cassone posteriore, alla quale è stata eliminata la parte bassa obliqua recuperando in questo modo dello spazio che sarebbe stato altrimenti inutilizzabile, ho sistemato un argano Tirfor modello T16 della Tractel (vecchia sigla dell'attuale T516) con relativo manico e varie altre cose lunghe e strette (triangolo emergenza, manico crick idraulico).



L’eliminazione della parte obliqua della paratia ha permesso inoltre di poter installare comodamente in questo spazio ben 2 compressori per l’aria compressa



Il piccolo compressore ARB che serve esclusivamente a bloccare i differenziali.



Ed il ben più potente Extreme-Air, modello Heavy Duty, quest’ultimo è stato montato su dei silent-block per ammortizzarne un po' le vibrazioni; il compressore fornisce una quantità d'aria notevole, può funzionare a ciclo continuo ed è fornito di una sua ventola per il raffreddamento oltre ad avere un filtro per l'aspirazione dell'aria.



Il circuito dell'aria compressa comprende un manifold con valvola di sicurezza, manometro, pressostato, attacco rapido e una valvola di non ritorno per evitare che, una volta messo in pressione il circuito, l’aria ritorni indietro sul cilindro del compressore, danneggiandolo.



Ho coperto poi il manifold con una protezione in plexiglass per proteggerlo da urti accidentali, essendo sistemato tra i sedili anteriori, e per poter leggere sul manometro il livello di carica del circuito dell’aria.



Una bombola d'accumulo da 10 litri è stata sistemata sotto la carrozzeria appena sopra il tamburo del freno a mano, riciclando il serbatoio di un estintore, questa può sopportare pressioni ben al disopra di 9 bar, pressione oltre la quale il pressostato stacca il compressore.



Il circuito termina ovviamente con un tubo elastico a spirale



provvisto di attacco rapido per gli accessori (pistola per gonfiare con manometro e pistola per soffiare) ed è sufficientemente lungo da permettere di poter arrivare comodamente alle 4 ruote…. …..e non solo!!!!!!…..



Sulla parte superiore del tettuccio interno, al posto delle alette parasole ho ricavato una comoda mensolina porta oggetti.



dove vengono stivate cartine, libri, occhiali, il CB con il suo amplificatore lineare da 100w


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PIANALE DI CARICO
Per lo stivaggio degli attrezzi, ricambi, viveri, acqua, gasolio, bagagli personali ecc. nel pianale posteriore è stata creata una struttura in legno, composta da diversi scomparti che ingloba un serbatoio supplementare per il carburante da 250 litri ed un serbatoio per l'acqua da 73 litri.
I 10 scomparti della struttura posteriore sono così suddivisi:
-6 vani con accesso frontale (facilmente raggiungibili stando fuori dalla macchina).
-2 vani sul pianale, con apertura dall'alto che contengono l’officina ed attrezzi vari.
-2 vani appena sotto i finestrini posteriori con accesso dall'alto, che vengono invece usati per lo stivaggio di oli e liquidi vari, ricambi ed attrezzature non di uso frequente.
In questo modo le cose più pesanti. attrezzi, gasolio, acqua sono posizionati in basso per mantenere il baricentro del mezzo quanto più basso possibile..









La struttura ingloba un serbatoio supplementare per il gasolio da 250 litri, del quale fuoriescono soltanto il tappo per l’imbarco carburante, lo sfiato ed il tubo di uscita che va alla pompa per il travaso nel serbatoio principale; questi ultimi sono protetti contro urti accidentali da sagome d'alluminio.



La valvola per lo sfiato (praticamente è quella che si usa sui termosifoni di casa) si apre manualmente solo quando serve.

Con il serbatoio supplementare da 250 litri l'autonomia totale di carburante arriva a circa 300 litri, per cui calcolando una media tra i 5/8 km/L, si possono tranquillamente percorrere tra i 1500 e i 2400 km.
Il carico del carburante avviene aprendo semplicemente il finestrino posteriore destro.
Vista la notevole quantità di carburante contenibile dal serbatoio, questa operazione avviene non troppo spesso, per cui ho ritenuto inutile pensare ad un bocchettone di carico esterno, che mi avrebbe fatto comunque perdere la possibilità di usare il vetro scorrevole per arieggare l'abitacolo.
Comunque per ridurre al minimo il rischio di sporcare i bagagli durante le operazioni di rifornimento, ho costruito una protezione in legno che ingloba il tappo di carico, impedendo così ad eventuali perdite accidentali di gasolio di sporcare la zona circostante.





Il serbatoio supplementare è collegato al principale tramite una pompa elettrica e si innesta sul tubo di carico del serbatoio principale, con questa soluzione, si riesce a riempire il serbatoio principale in pochi minuti, anche in movimento.



Sul pianale è stato montato anche un serbatoio per l’acqua per i servizi da 73 litri, che viene inglobato dal serbatoio gasolio e dalla struttura in legno. Il carico dell’acqua (come quello del gasolio) è interno alla vettura, è provvisto di un rubinetto al quale si arriva immediatamente aprendo il portellone posteriore. Per il refill durante i viaggi, se non c’è possibilità di collegarsi ad una manichetta dell’acqua, porto con me una tanica in plastica da 10 litri provvista di proprio rubinetto, utile anche nei campi per poter avere dell’acqua anche lontano dalla macchina.



Imbarco acqua



Rubinetto serbatoio acqua


Subito dietro i sedili c’è un pratico ripiano dove trovano posto le cose da avere sempre a portata di mano (zainetti, marsupi, giacconi, cappelli..) tenute ferme da una rete elastica, nela parte dietro il sedile di guida c’è una ciabatta con 4 prese collegata all’inverter per tutte le utenze a 220v ed il frigo.



bagagli personali trovano posto sopra i ripiani che il mobile stesso viene a creare, e sono tenuti fermi da una rete elastica e da una serie di elastici.



Tutte le superfici vetrate posteriori sono state poi oscurate con teli termici, bloccati semplicemente con del velcro biadesivo, ottenendo così la doppia funzione di isolare dai raggi solari rendendo l'interno indiscutibilmente più fresco, e di evitare che occhi indiscreti guardino dentro la vettura.




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NAVIGAZIONE
Per la navigazione, a parte le guide locali alle quali normalmente ci si deve sempre affidare perchè oltre a conoscere perfettamente il territorio, sono anche a conoscenza delle problematiche locali del momento e quindi possono consigliarci su tante cose oltre ad indicarci il miglior tragitto da scegliere, ho organizzato un sistema composto da varie apparecchiature.
Il cuore di tutto è un computer Panasonic ToughBook CF-18. un robustissimo computer pensato per essere utilizzato in condizioni estreme, è costruito secondo rigidissimi standard militari, può funzionare in condizioni estreme, resiste a cadute, polvere, umidità, vibrazioni e quant’altro, il suo HD è sospeso in un gel di silicone chirurgico onde ammortizzarne le vibrazioni moleste durante il suo uso, tutte le porte sono stagne e protette, è in lega di alluminio e magnesio per renderlo leggero e per poter smaltire il calore, insomma una vera macchina da “guerra”.





I software di navigazione usati sono OZI Explorer per la navigazione in Off-Road con una sterminata biblioteca di mappe, comprese sia le satellitari della Nasa che quelle estrapolate direttamente da Google Earth della zona interessata dal viaggio e calibrate pero Ozi, e per la navigazione On-Road da PC Navigator, un ottimo software con tutta l’Europa mappate fin nei minimi particolari
Il collegamento con la rete dei satelliti GPS avviene tramite un GPS receiver (BU 353 con protocollo SiRF III) posizionato all’esterno grazie alla sua base magnetica, esattamente sul coperchio dello snorkel unico punto non in lega d’alluminio della carrozzeria, e collegato al PC via cavo (USB) inoltre come ricevitore di rispetto c’è un secondo GPS (Holux GPSlim 236 Bluetooth SiRF III) con propria antenna esterna anch’essa su base magnetica



ed un terzo GPS (Garmin GPS 76Map) utilizzabile anche per le escursioni a piedi e come riscontro dati.



Inoltre è presente a bordo anche un PDA HP 4700 con Ozi Explorer CE come seconda postazione di riserva.





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Il motore è stato ottimizzato per ottenere il massimo rendimento, qualche cavallo in più e soprattutto più coppia ai bassi regimi, ma stando molto attenti a non comprometterne assolutamente l'affidabilità generale. Questa messa a punto ha reso questo propulsore molto brioso e veloce nel salire di giri, poi con l’adozione delle coppie coniche 4,1:1 l’inerzia dei pneumatici 255/85 R16 è stata praticamente eliminata, la ripresa è soddisfacente ed il risultato complessivo è molto equilibrato, si avverte subito un gran piacere a guidare.
Per aumentare la capacità di smaltimento del calore quando si viaggia a basse velocità ed alti regimi (vedi sabbia molle, dune, ecc.).è stata montata un’elettro-ventola, posta sulla parte anteriore del radiatore comandata da un interruttore.


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In appendice c’è un elenco dettagliato di tutti gli attrezzi che normalmente sono a bordo e dei vari accessori necessari e/o utili durante un raid; in ogni caso l’elenco del materiale va rivisto ed ottimizzato in base al numero dei mezzi partecipanti al viaggio, cercando di ridurre al minimo la quantità di materiale da portarsi dietro senza però lasciare sguarnita nessuna parte dell’attrezzatura.


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I lavori sul Defender Pangea Crossing sono stati eseguiti, in tempi diversi e da diverse officine di Roma

Per tutto quello che riguarda impostazione di base, l’impostazione della sistemazione interna, il montaggio e la realizzazione di alcune prime modifiche, i lavori sono stati seguiti da:
Massimo Ciotti
Via Alessandro Santini 10
Roma
tel.06 6693631

Per la parte più specialistica, trasmissione, assetto, impianto elettrico e messa a punto finale da:
3F
Via Luigi Capuana 119
Roma
Tel. 06 82002116


ELENCO ATTREZZATURA

Recovery set
argano Tirfor + manico
cavo acciao x Tirfor
2 picchetti x ancoraggio
5 grilli
strop WLL 7000kg (gialla)
strop WLL 5500kg (bianca) con redance (lunghezza 25m)
strop WLL 4000kg (blu)
strop WLL 3000kg (gialla) anulare
cinghia a crick WLL 1000kg (nera)
campanella
binda Hi-Lift
base acciaio x binda
accessorio binda Lift-Mate (x aggancio diretto su cerchione)
crick idraulico
accessori crick idraulico (barra e manico in tondino)
2 piastre/scalette portanti
cuneo ferma ruota

Chiavi / attrezzi + varie
set chiavi a bussola da 1/2 (Beta) 10/12/13/17/19
crick e snodi vari per chiavi a bussola (Beta)
set chiavi spaccate (6-7)(8-9)(10-12)(11-13)(12-14)(14-15)(16-17)(18-19)(20-22)
set chiavi a stella (6-7)( 7-8)(9-10)(12-13)(14)(14-15)(16-17)(17-19)(19-22)(20-22)
set di chiavi a cricchetto
chiavi spaccate/stella (10/13 Beta)
set chiavi a brugola
scalpello ferro e legno
spazzola ferro
pennello setole (x sapone copertoni)
tronchesine
pinza a scatto
pinza piccola
seghetto ferro
metro avvolgibile
tenaglia
lime (piatta/triangolo/tonda)
raspa
chiave per filtri
fusibili e varie minuterie
chiave inglese grande e piccola
chiave universale per dadi spanati (9-14) (15-22)
3 cacciaviti (spaccato e stella + stella manico corto)
pinza a pappagallo
set di pinze (piccola a becco, media)
forbici elettricista
cacciavite a crick completo di ogni tipo di punte + chiavi a bussola (4//12)
nastro aeronautico
CRC e Alcool
martello
martello gomma
mazzetta 1kg
sega ferro
occhiali da lavoro
bulloneria varia
colle varie + Super-Attack
chiave bulloni ruote
mazzetta 3kg
4 caccia copertoni
trapano/avvitatore a batteria
fil di ferro
fascette in plastica varie misure
pala
piccone
manico fibra x piccone e mazzetta da 3kg
manico legno x pala
kit pala piccola/ascia/sega legno
machete
coltello grande serramanico
kit riparazione tubeless
rivettatrice + rivetti di varie misure
trapano a mano
carica batteria a 220v e 2a batteria X trapano/avvitatore
ganci a S
grilli nautici
nastri adesivi
nastro riparazione manicotti
pompa per travaso manuale
cinghie varie ed elastici ferma bagagli
oliatore
grasso
teli vari
compressore Extreme Air Severe Duty
manometro e pistola per soffiare + tubo flessibile 10m
morsa (con bloccaggio tramite cinghia su predellino del portellone posteriore)
guanti plastica da chirurgo

Ricambi
Le parti di ricambio vengono selezionate di volta in volta a seconda della difficoltà e durata del viaggio e vengono ridivise tra tutti i mezzi che partecipano allo stesso.


Cucina e campeggio
cucina 2 fuochi
2 bombole gas 3 kg
stoviglie e posate
set pentole e posate varie
2 poltroncine relax
2 sgabelli
1 tavolo alluminio da 6
1 tavolo plastica x 2
tenda da tetto x 2
telo alluminio da sopravvivenza
torcia frontale + Maglite grande e piccola
lampada Camping gas + retine e 2 bombole di ricambio
coltello e pinza multi-tools
pile di ricambio
2 luci Neon brandeggiabili base magnetica


Navigazione e comunicazioni
Computer Panasonic Toughbook CF18
GPS Holux HPSlim 236 (Bluetooth)
GPS BU 353 (USB)
GPS palmare Garmin GPS Map 76s
CB

Varie
Frigorifero 12 volt
cassetta pronto soccorso
faro brandeggiabile
inverter 400W
secondo mazzo di chiavi.


Conclusione

Questo allestimento è ovviamente in continua evoluzione, Il principio di base però rimane sempre e comunque quello di prevedere che si possa in qualsiasi momento modificare e/o aggiornare il mezzo per qualsiasi nuova esigenza.
Ho cercato, per quanto possibile, di far in modo che per raggiungere un determinato oggetto/utensile/attrezzo/borsa non si debba sempre svuotare la macchina e che, una volta usato, questo si possa riporre con altrettanta semplicità, per cui anche la sequenza con cui vengono stivate le cose ha la sua grande importanza.
Sono fermamente convinto che il raggiungimento di un certo livello di comodità e razionalità ha come immediata conseguenza il fatto di farci risparmiare il più possibile energie, energie che devono servire invece a lasciare il livello di concentrazione il più alto possibile quando si viaggia in posti difficili e non ultimo il fatto che in questo modo ci si possa godere maggiormente il viaggio senza doversi stressare ogni volta che c’è da fare qualcosa.

Alessandro Centofanti
www.pangeacrossing.com


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