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martedì 31 agosto 2010

TURCHIA - agosto 2010

Un sogno che è diventato realtà



La voglia di fare un viaggio in Turchia è sempre stata tanta, forse il fascino di questa terra divisa su due continenti, forse la storia millenaria che ha cullato civiltà e popoli diversi, città e luoghi che hanno il fascino del mistero e poi i racconti di chi ci era già stato mi ha fatto decidere che era arrivato il momento di andarci di persona.

Dopo aver parlato con alcuni amici del progetto e formato il gruppo, abbiamo cominciato con l’abbozzare l’itinerario, ci siamo accorti subito della vastità del territorio e delle innumerevoli cose da vedere e nostro malgrado, visto che più o meno avevamo tutti a disposizione le canoniche 3 settimane, fare delle scelte tagliando luoghi che avrebbero comunque meritato di essere visti. La priorità che ci siamo dati però, oltre ad inserire anche tratti in fuoristrada, era quella che avremmo cercato di evitare i luoghi troppo turistici ed affollati e che ci avrebbero costretto a divagazioni tortuose a quella che comunque avrebbe dovuto essere la meta più intrigante del viaggio, Dogubayazit al confine con l’Armenia e ai piedi del Monte Ararat, il punto più a est che avremmo toccato. (N39°31’237’’ E44°07'562’’)

Il punto scelto per il riordino era Pamukkale. Li siamo giunti alla spicciolata, chi via terra, attraversando la penisola Balcanica, chi passando dalla Grecia e chi giungendo direttamente dall’Italia ad Izmir.

Personalmente mi sono imbarcato ad Ancona per Igoumenitsa e dopo aver attraversato la Grecia ho fatto dogana ad Ipsala da li sono sceso verso Gelibolu dove ho attraversato i Dardanelli giungendo a Cannakle poi una cavalcata verso Pamukkale!


Questi gli equipaggi


Land Rover Defender 90
Io (Pippo) e Sonia

Land Rover Defender 90
Alessandro

Land Rover Defender 110
Dario e Lella

Land Rover Defender 90
Daniele e Maurizio

Nissan Patrol GR
Carlo Sabina e Umberto

Toyota HDJ 80
Antonello e Ilaria



Queste le tappe del viaggio, con il mio itinerario
Melegnano – Ancona – Igoumenitsa (Grecia)
Igoumenitsa – Ipsala
Ipsala – Cannakle (Daranelli) – Izmir – Pamukkale
Pamukkale – Beysheir
Beysehir – Goreme (Cappadocia) 2 giorni
Goreme – Nemrut Dagi (tomba di Antioco)
Nemrut Dagi – Kurdistan - Van
Van – Dogubayazit
Dogubayazit – Erzerum - Sumela
Sumela – Trabzon – Amasya
Amasya – Safranbolu
Safranbolu – Istanbul 3 giorni
Istanbul – Sofia (Bulgaria) – Pirot (Serbia)
Pirot – Belgrado – Zagabria (Croazia)
Zagabria – Melegnano














Non mi dilungherò nel resoconto tappa per tappa ma mi soffermerò sui luoghi che hanno destato in me le emozioni più intense.

Pamukkale (castello di cotone) un paesaggio fiabesco con castelli pietrificati di un bianco abbagliante. Le acque delle sorgenti termali, cariche di sale calcareo, riversandosi sui bordi dell’altopiano, hanno creato questa fantastica formazione di stalattiti, cataratte e bacini.
E’ un paesaggio fiabesco quello che si presenta agli occhi di chi raggiunge Goreme e i suoi Camini delle Fate. Un labirinto di torri, crepacci, canyon, pinnacoli e castelli rupestri. il corrugamento della superficie terrestre nel bel mezzo di un altopiano a 1.000 metri d'altitudine, nell'Anatolia centrale, è il risultato della paziente opera (durata qualche milione di anni) di Madre Natura, complici due vulcani assopiti da tempo. Fantastico!!!!!!
Sul Nemrut Dagi, alto 2.150 metri, considerata la montagna più alta della Mesopotamia del nord, è situato il gigantesco santuario funerario eretto nel I sec. a.C. dal Re Antioco I di Commagene. Qui si erge il tumulo artificiale, fiancheggiato da terrazze ove posano le colossali statue di Apollo, Giove, Ercole, Antioco ed altri. Da qui scendendo sulle montagne del Kurdistan ed attraversando l’Eufrate ci siamo diretti verso Van
Dogubayazit (dall’inglese dog-bisquit, biscotto per cani ) ci si arriva dopo un lungo sali e scendi che taglia in due l’Anatolia Settentrionale, la magia che si respira è unica e sarà forse dovuta al fatto che di qui passava l’antica Via della Seta, o perché sorge ai piedi del mitico Monte Ararat, ma la sera che abbiamo fatto campo nei pressi del camping Murat dove in passato si è fermata anche la spedizione italiana di Overland mi ha elettrizzato!!!!

E poi Istanbul (Costantinopoli) niente a che vedere con il resto del paese! Una megalopoli di 12 milioni e mezzo di abitanti, interi quartieri sorgono nel giro di pochi mesi, il traffico è caotico ma la metropolitana leggera di superficie collega tutti i punti più interessanti della città. Qui abbiamo trascorso 3 giorni per poter vedere con calma tutto quello che c’era da vedere. Dal ponte sul Bosforo alla Moschea di Aya Sofia alla Moschea Blu, il Palazzo di Topkapi, la piazza Sultanahmet, i sui Gran Bazar, il Corno d’Oro. Da li a poco avremmo dovuto riprendere la strada di casa, peccato!


In conclusione posso dire che la Turchia mi ha affascinato, attraversarla praticamente tutta da ovest ad est e viceversa mi ha permesso di scoprirne i fantastici paesaggi. Dall’altopiano Anatolico, alle spettacolari le montagne del Kurdistan, i suoi villaggi con gli orti vicino alle case e l’accoglienza delle persone. Insomma una terra ed un popolo fantastico. Va precisato che chi si avvicina ad un viaggio del genere deve avere ben chiaro che i chilometri da fare sono molti, ma lo spettacolo durante i lunghi trasferimenti appaga l’occhio e lo spirito.
Grazie anche ai fantastici compagni di viaggio abbiamo trascorso 3 settimane da favola. tutte le foto del viaggio le puoi vedere nella sezione "album fotografici"















“Allahismarladik” Ti affido a Dio, così saluta il viaggiatore che se ne va.